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"Tutti abbiamo un sogno nel cassetto.
​​​​​L'importante è, un giorno, aprire quel cassetto".
(Paola Di Vincenzo)
« La scelta di partecipare al bando per Giovani Imprenditori, e specificamente alle misure 112 “Insediamento giovani Agricoltori” e 311 “Diversificazione verso attività non agricole” del PSR 2007/2013, risale al lontano 2008.
Un tempo consistente quello che ho percorso "dentro" questo bando, che a tratti, mi ha messo a dura prova: un progetto che, tra la sua pubblicazione e la sua ultimazione, ha visto scorrere quasi 10 anni, tra carte, burocrazia, scadenze, ricorsi, nulla osta, proroghe, polizze fidejussorie, incarichi, viaggi, ricerche, perizie, rilievi, concessioni, collaudi, e chi più ne ha, più ne metta...ma nel quale ho sempre fortemente creduto, nonostante gli ostacoli e i cambiamenti, nel frattempo, occorsi anche nella mia vita.
"Crederci" e' stato l'unico modo, per me, per dare speranza e continuità alle mie terre...
E non solo ad esse...
In questi luoghi e in questo tempo, ho impiegato sforzi, fatica, energie...ho investito sogni e asciugato lacrime.
Ma senza il cuore, la tenacia e l'azione, che ho tenuto sempre vividi dentro di me, non avrei mai potuto realizzare nulla di tutto questo.
"Armonizzare" tutto non è stato neanche semplice.
Sin dall'inizio, per chi osserva, la caratterizzazione particolare della mia azienda di famiglia, ne resta quasi disorientato.
Nella sua specificità, infatti, l’azienda è costituita da 3 corpi fondiari, con annessi fabbricati rurali, insistenti su tre diversi comuni: Naso, Tortorici e Castell’Umberto, che presentano altitudini, coltivazioni e caratteristiche orografiche differenti.
Si passa dalla pianura (Naso) a pochi passi dal mare, per arrivare alla collina (Castell'Umberto), sino a giungere in ultimo all’alta montagna (Tortorici) in località Abbadessa, confinante con Floresta, comune, tra l’altro, che detiene un piccolo primato essendo con i suoi 1275 metri s.l.m il comune più alto di tutta la Sicilia.
Chi si accosta scopre, quindi, paesaggi, impianti arborei e anche quote, tra loro, profondamente differenti, ma allo stesso tempo, con potenzialità elevatissime.
Questo svariato quadro, infatti, che può a primo acchito confondere e disorientare, l'ho voluto leggere invece “strategicamente” come un’opportunità unica, trasformando quello che può sembrare un "handicap" (dal punto di vista gestionale e soprattutto logistico, attesa la stessa frammentarietà dell’azienda) in un suo eccezionale punto di forza.
L’ubicazione dei fabbricati su territori differenti, mette in atto, infatti, senza volerlo, un’offerta naturalmente "diversificata", e si ravvisa, inoltre, come condizione favorevole alla conoscenza di luoghi tra loro diversi, che la nostra stessa Sicilia ci offre.
Basti pensare a come cambia il paesaggio lungo la strada che si percorre per arrivare a "case Abbadessa": si lasciano alle spalle i Nebrodi più verdeggianti e rigogliosi con noccioleti e querceti, per giungere dinnanzi ad uno scenario insolito: una valle adibita solo a pascoli, in cui la steppa si alterna ai boschi di castagni e aceri (l’ultimo bosco è detto proprio la “Castagnera”).
Il nostro ospite avrà quindi varie possibilità di scelta.
Potrà decidere infatti:
La ricettività in strutture ubicate in territori diversi abbraccia, quindi, “naturalmente” esigenze diverse, sposando armonicamente “mare, collina e alta montagna” : una sinergia perfetta per quanto questi luoghi hanno da offrire ».
Palermo, Aprile 2017.